Quanti Poteri?
Una volta c'erano tre poteri che guidavano la società: potere politico, potere militare, potere economico. Nella storia si sono alternate grandi potenze in base al potere che riuscivano ad esercitare in questi campi, all'influenza che erano in grado di esercitare sulla propria popolazione (anche altrui) e opinione pubblica.
Poi nel 1941 Orson Wells dirige "Quarto Potere".
Riporto le parole di una delle mille recensioni trovate nelle rete:
"Il merito di Orson Welles è stato di indicare l’esistenza di un Quarto Potere, legato all’informazione mediatica della società di massa nelle moderne democrazie. Chi ne detiene il monopolio è in grado d’influenzare l’opinione pubblica e di agire nei confronti della società come un moderno tiranno" La storia di “Quarto Potere” non è il prodotto della fantasia di Orson Welles, ma il racconto della vera vicenda di un uomo come William Randolph Hearst, ricco industriale americano e magnate della carta stampata, che fu veramente in grado, in alcuni momenti della propria esistenza, di determinare il corso delle vicende politiche del suo paese".
Questo mi fa pensare, come molti prima di me avranno sicuramente pensato, che ancora oggi la carta stampata può essere definita il Quarto potere, per la sua capacità di influenzare ancora oggi la gente.
Vorrei ricordare che ancora non tutti sono connessi con Internet e il suo mondo, ancora esiste tanta gente disconnessa che non vuole neanche saperne di navigazione, blog o informazione online, ma che ama leggere il giornale stampato o guardare la televisione per sapere cosa succede nel mondo. Esiste e non diminuisce il digital divide.
Nello stesso tempo però mi domando: i miliardi di informazioni che circolano in rete, la possibilità per chiunque di esprimersi e di far arrivare il proprio pensiero a tutti, gli strumenti miessi a disposizione dalla rete per comunicare, stanno portando verso qualcosa che potrebbe definirsi "quinto potere"? Oppure si rimane sempre nell'ambito di quello che Wells chiamò Quarto potere? Possiamo fare questa classificazione, tassonomica e non certamente gerarchica?
A me un pò spaventa questa idea, penso ai paesi meno sviluppati, alla loro lontananza da questa realtà che si evolve giorno dopo giorno, minuto dopo minuto.
Alla televisione che arriva su Internet, alla condivisione audio e video, all'iPod.....al fatto che a loro non serve, al fatto che le potenzialità della rete dovrebbero essere messe al servizio di un quinto potere volto di più, più direttamente, materialmente, al miglioramento delle condizioni di chi è rimasto indietro, sicuramente non per sua volontà.
Riporto le parole di una delle mille recensioni trovate nelle rete:
"Il merito di Orson Welles è stato di indicare l’esistenza di un Quarto Potere, legato all’informazione mediatica della società di massa nelle moderne democrazie. Chi ne detiene il monopolio è in grado d’influenzare l’opinione pubblica e di agire nei confronti della società come un moderno tiranno" La storia di “Quarto Potere” non è il prodotto della fantasia di Orson Welles, ma il racconto della vera vicenda di un uomo come William Randolph Hearst, ricco industriale americano e magnate della carta stampata, che fu veramente in grado, in alcuni momenti della propria esistenza, di determinare il corso delle vicende politiche del suo paese".
Questo mi fa pensare, come molti prima di me avranno sicuramente pensato, che ancora oggi la carta stampata può essere definita il Quarto potere, per la sua capacità di influenzare ancora oggi la gente.
Vorrei ricordare che ancora non tutti sono connessi con Internet e il suo mondo, ancora esiste tanta gente disconnessa che non vuole neanche saperne di navigazione, blog o informazione online, ma che ama leggere il giornale stampato o guardare la televisione per sapere cosa succede nel mondo. Esiste e non diminuisce il digital divide.
Nello stesso tempo però mi domando: i miliardi di informazioni che circolano in rete, la possibilità per chiunque di esprimersi e di far arrivare il proprio pensiero a tutti, gli strumenti miessi a disposizione dalla rete per comunicare, stanno portando verso qualcosa che potrebbe definirsi "quinto potere"? Oppure si rimane sempre nell'ambito di quello che Wells chiamò Quarto potere? Possiamo fare questa classificazione, tassonomica e non certamente gerarchica?
A me un pò spaventa questa idea, penso ai paesi meno sviluppati, alla loro lontananza da questa realtà che si evolve giorno dopo giorno, minuto dopo minuto.
Alla televisione che arriva su Internet, alla condivisione audio e video, all'iPod.....al fatto che a loro non serve, al fatto che le potenzialità della rete dovrebbero essere messe al servizio di un quinto potere volto di più, più direttamente, materialmente, al miglioramento delle condizioni di chi è rimasto indietro, sicuramente non per sua volontà.